La costa di San Foca nel Salento a Linea Blu

La costa orientale del Salento a Linea Blu

Il Salento e in particolare la costa salentina tra San Foca e Santa Maria di Leuca sono stati il tema centrale della puntata della Trasmissione Linea Blu andata in onda il 14 giugno 2014.

A condurre la trasmissione la neopresidente del WWF Italia nonché giornalista televisiva Donatella Bianchi che da anni si occupa di far conoscere i luoghi più suggestivi del mediterraneo e soprattutto intervistando la gente che vive e lavora sul mare.

L’itinerario seguito è un valido suggerimento per le vostre escursioni durante le vacanze in Salento. Proviamo a ripercorrerne alcune tappe:

Oasi delle Cesine

La costa orientale del Salento è caratterizzata da vasti uliveti che segnano il paesaggio che verso il mare lascia il posto a campi coltivati nati dalla bonifica di terreni paludosi. La linea costiera è un’alternanza di spiagge, scogliere e impareggiabili viste panoramiche. La natura domina lo scenario con luminosi paesaggi marini, pinete a ridosso del mare, dune di sabbia, macchia mediterranea e acque salmastre.

Proprio attorno ad una di queste zone umide è stata creata la Riserva Naturale Le Cesine, piccola oasi intatta rifugio di tante specie animali, che su un litorale fatto di scogliere e insenature insieme ai laghi Alimini e al Parco del Rauccio compongono un quadro naturalistico di notevole interesse.

Durante la trassmissione sono state liberate due esemplari di tartarughe Caretta Caretta che spesso nidificano da queste pari.

L’Oasi è aperta tutto l’anno ed è possibile effettuare delle visite guidate, a piedi o in bici, di domenica e negli altri giorni festivi, ad orari stabiliti. I sentieri partono dal centro visite della masseria Cesine e sono attrezzati con punti di osservazione e capanni.

San Foca

Questa piccolo centro balneare è molto amato dai turisti ma anche dalla popolazione locale, per i suoi fondali splendidi e pescosi oltre che per le spiaggie di sabbia finissima.

Nonostante l’espansione degli ultimi anni ha mantenuto il fascino di un borgo marinaro e gli ultimi interventi di riqualificazione del lungomare e del Corso principale hanno reso ancora più piacevole il soggiorno dei turisti che scelgono San Foca per le loro vacanze.

La pesca sportiva e gli sport del mare in genere, sono sempre hanno avuto sempre San Foca come punto di riferimento in quanto dotata di un bel porto che negli anni è divenuto sempre più importante e attrezzato.

Durante l’estate sono frequenti le sagre con temi legati al mare, ma a San Foca La Sagra del Pesce è ormai un’istituzione storica in quanto si tiene ininterrottamente dall’inizio degli anni settanta.

L’area archeologica di Roca Vecchia

Linea Blu ha continuato poi il suo percorso nell’area archeologica di Roca Vecchia, una delle località costiere più belle del Salento, posta tra San Foca e Torre dell’Orso.

Dal suo trecentesco castello, che dà il nome alla località, i soldati di Alfonso d’Aragona partirono nel 1480 per liberare Otranto dai turchi. Ma dell’imponente fortezza restano ora solo suggestive rovine a picco sul mare, divenuta covo di pirati, venne infatti distrutta nel 1544, per volere di Carlo V.

L’area è stata abitata fin dall’antichità, gli scavi hanno riportato alla luce resti delle mura messapiche che cingevano la città e che sono ben visibili nelle campagne circostanti, numerose sepolture scavate nella roccia con ricchi corredi funebri.

Oggi invasa dal mare è la Grotta della Poesia a Roca Vecchia è considerata una delle più belle piscine naturali del mondo, ma le sue pareti piene di iscrizioni antichissime ci ricordano che è stato soprattutto un luogo di culto dove si celebravano riti propiziatori prima di attraversare il canale d’Otranto o di ringraziamento.

Nel castello di Acaya è ancora presente fino a gennaio 2015 una bellissima mostra sui reperti archeologici ritrovati durante gli scavi a Roca Vecchia.

La Baia di Torre dell’Orso

Suggestive le immagini della Baia di Torre dell’Orso vista dall’alto e delle falesie che la circondano, bellissime e fragili, hanno suscitato molto clamore durante l’inverno per alcuni provvedimenti di interdizione della balneazione nelle loro vicinanze.

La Grotta della Zinzulusa

Per concludere il nostro itinerario suggerito dalle immagini di Linea Blu non si può tralasciare una visita alla Grotta della Zinzulusa, situata su di una parete a picco sul mare, lungo la costa a sud di Castro. La denominazione della grotta deriva dal termine dialettale “zinzuli”, stracci, ed è dovuta alle formazioni carsiche, in particolare stalattiti, che pendono dal soffitto come fossero stracci appesi. La formazione della grotta, avvenuta per erosione marina, è ricondotta al periodo del Pliocene.

Avete bisogno di qualche altro motivo per venire nel Salento?

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